L’interpretazione della Suprema Corte sulla legittima difesa domiciliare.

La Corte di Cassazione ha affermato che non è consentita una indiscriminata reazione nei confronti di un soggetto che si introduce fraudolentemente nella propria dimora, la causa di giustificazione all’art. 52 c.p. presuppone un attacco nell’ambiente domestico alla propria o altrui incolumità o un pericolo di aggressione.

Ai fini dell’applicabilità scriminante è necessario che nel caso di introduzione illecita nell’abitazione altrui, detta introduzione sia avvenuta con violenza o minaccia e che ciò abbia ingenerato il timore di un pericolo per la propria o altrui incolumità o per i propri o altrui beni.

Nella fattispecie esaminata dalla Suprema Corte vi era invece solo la mera intrusione del ladro nel domicilio dell’imputato e nessuna circostanza idonea a far ritenere necessaria una difesa contro una ingiusta offesa. (Quinta Sezione Penale Corte di Cassazione n. 40414/2019).

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