Violenza domestica: come riconoscerla e contrastarla

Spesso una donna nel contesto familiare si ritrova preda di continui e ripetuti maltrattamenti, che possono essere sia di natura fisica che psicologica, nella maggior parte dei casi sono i mariti, ma potrebbero essere anche i padri ed i fratelli.
La violenza domestica spesso poi si riversa anche sui figli, nel 90% dei casi le donne sono maltrattate anche durante la gravidanza.
Ma in cosa consiste esattamente? La violenza domestica è un termine generico che riguarda una serie di violenze fisiche, psicologiche e sessuali, spesso si tratta anche di privazioni economiche in modo tale da avere il pieno controllo della vittima.
Non è dunque violenza solo un pugno o una percossa ma anche la continua umiliazione spesso di fronte ai figli, dichiarare che la propria compagna è scema o pazza o incapace di badare a se stessa, anche l’impedimento al lavoro o ad avere una vita sociale quindi dei contatti con amici o con la propria famiglia d’origine. Ricordiamo inoltre che anche la costrizione ad un rapporto sessuale (anche fra marito e moglie) è violenza!
E’ dunque possibile uscire da questo tunnel di violenza ed umiliazioni?
La risposta è sì: esistono associazioni, numeri verdi (1522-numero anti violenza e stalking). il 1522 è stato attivato dal Dipartimento delle pari opportunità e dal 2009 valido anche per segnalare non solo violenza domestica ma anche stalking.
Ricordiamo inoltre che, anche se non si possiede reddito o un reddito basso, ci si può sempre rivolgere ad un avvocato a gratuito patrocinio (spesso sono le associazioni stesse a fornirne uno).
L’Avvocato Sonia Casali è disponibile al numero: 3389865950

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